RASSEGNA STAMPA
IL SECOLO XIX -
Falsa testimonianza, oggi la sentenza per De Gennaro
Genova, 7 ottobre 2009
Falsa testimonianza, oggi la sentenza per De Gennaro
il processo sui depistaggi post-g8
Gli avvocati difensori presenteranno probabilmente le ultime
memorie, poi sarà l'ora della verità. E l'ex capo della polizia Gianni De
Gennaro (attuale coordinatore dei servizi segreti) sarà giudicato nel
processo in cui è imputato insieme all'ex capo della Digos di Genova
Spartaco Mortola. È l'inchiesta sui depistaggi del G8, in particolare
sulle pressioni che l'ex questore di Genova Francesco Colucci subì - a
parere dei magistrati - per cambiare versione sull'irruzione della polizia
alla scuola Diaz e tener fuori "il capo" dai guai. Ricordiamo. Colucci,
interrogato una prima volta sul raid nell'istituto dove dormivano i
noglobal (oltre 80 feriti) ribadì che era stato De Gennaro in persona a
ordinargli di contattare la stampa per illustrare l'operazione. Nel corso
del processo ai poliziotti-picchiatori, invece, l'ex questore cambiò
versione, sostenendo che quella di convocare i giornalisti fu una sua
idea. Pochi giorni prima però, al telefono con Spartaco Mortola, aveva
detto che proprio De Gennaro gli aveva chiesto di «fare marcia indietro
sulla stampa» e di «correggere un po' il tiro». Ecco perché la Procura ha
chiesto di condannare lo "squalo" a due anni (e di sospenderlo da ogni
incarico pubblico) con l'accusa di istigazione alla falsa testimonianza.
«Fu lui - insistono i pm Enrico Zucca e Francesco Cardona Albini - a "forzare" Colucci». Un anno e quattro mesi sono stati chiesti per Mortola,
che a parere degli inquirenti "imbeccò" il solito Colucci con una serie di
telefonate. La sentenza sarà pronunciata dal giudice Silvia Carpanini nel
procedimento con rito abbreviato. L'ex questore sarà invece giudicato in
seguito con rito ordinario.